La buona alimentazione

“Devo mangiare bene, quindi devo rinunciare alle cose che mi piacciono…”, “È tempo di mettersi a dieta: da oggi solo verdura e basta!!!” quante volte abbiamo pensato, pronunciato o sentito queste frasi? Niente di più scorretto!

Buona alimentazione non è sinonimo di sacrificio o privazione: basta fare poca attenzione in più a ciò che si sceglie ogni giorno ed eventualmente apportare piccole modifiche al proprio stile di vita per ottenere risultati tangibili e gratificanti.

Imparare a mangiare bene, scegliendo gli alimenti giusti, nelle giuste quantità, ci consente di tenere sotto controllo il nostro peso, con riduzione del rischio di sovrappeso e obesità.

Gli effetti della buona alimentazione sulla salute vanno però oltre il controllo del peso e sono largamente supportati da numerose evidenze scientifiche. In particolare…

  • il consumo quotidiano di verdura e frutta ha comprovati effetti positivi sulla riduzione del rischio di ipertensione, patologie coronariche e infarto, ma può agire anche sulla riduzione del rischio di tumori, asma, patologie croniche polmonari e demenza;
  • privilegiare i cereali integrali e le proteine vegetali (legumi) o provenienti da carni bianche (pollo/tacchino) o pesce rispetto a quelle provenienti da carni rosse (carni bovine, suine, equine e ovine) ha un effetto protettivo sullo sviluppo di tumori;
  • la riduzione del sale a meno di 5g al giorno (un cucchiaino raso) ha un effetto diretto sulla diminuzione della pressione arteriosa, quindi sulla diminuzione del rischio di patologie cardiovascolari, in special modo per le persone di età superiore ai 60 anni;
  • un consumo contenuto di grassi, in particolare di quelli saturi (burro, panna, carne grassa), riduce il rischio di incorrere in una patologia cardiaca;
  • limitare il consumo di zuccheri, in particolare evitandone l’aggiunta in cibi e bevande e riducendo i dolciumi, le bibite e succhi di frutta, aiuta a controllare il peso, contrastando sovrappeso e obesità;
  • l’attenzione all’alimentazione porta a un aumento della sopravvivenza per alcuni tipi di tumore, tra cui i tumori del colon-retto, della prostata e della mammella.

Per approfondire o porre domande su questi argomenti potete partecipare ai nostri incontri gratuiti sulla Buona Alimentazione svolti nei Centri comunali: il prossimo appuntamento sarà mercoledì 18 aprile alle ore 16.30 presso il Centro Incontri Canadà, in via Trento.

Infine qui di seguito trovate i riferimenti bibliografici di alcune delle pubblicazioni dalle quali sono state estrapolate le informazioni per la nostra rubrica: se qualcuno fosse interessato alla lettura può inviarci una richiesta.

Alla prossima puntata!

Riferimenti Bibliografici

  • Finucane MM et al. National, regional, and global trends in body-mass index since 1980: systematicanalysis of health examination surveys and epidemiological studies with 960 country-years and 9.1million participants. The Lancet, 2011; 337:557–567.
  • Lauby-Secretan B et al. Body fatness and cancer-viewpoint of the IARC Working Group. N Engl J Med. 2016; 375:794–798
  • Boeing H et al. Critical review: vegetables and fruit in the prevention of chronic diseases. Eur J Nutr,2012; 51:637–663
  • Kerr et al. Physical activity, sedentary behaviour, diet, and cancer: an update and emerging new evidence. Lancet Oncol 2017; 18: e457–71.
  • He F.J., MacGregor G. A. Reducing Population Salt Intake Worldwide: From Evidence to Implementation. Progress in Cardiovascular Diseases, 2010; 52:363–382.
  • Law MR, Wald NJ, Thompson SG. By how much and how quickly does reduction in serum cholesterolconcentration lower risk of ischaemic heart disease? British Medical Journal, 1994, 308:367–372.
  • Healthy diet. Fact sheet n.394.Geneva: World Health Organization; 2015
  • Romaguera D et al. Pre-diagnostic concordance with the WCRF/AICR guidelines and survival in European colorectal cancer patients: a cohort study. BMC Medicine, 2015; 13:107-118.
  • Richman E.L. et al. Fat Intake After Diagnosis and Risk of Lethal Prostate Cancer and All-Cause Mortality. JAMA Intern Med, 2013; 173:1318-1326.