Meraviglia e stupore

Riuscire a mantenere, nel corso della vita, la capacità di provare meraviglia e stupore nella quotidianità, trovare il tempo per dedicarsi ai propri interessi e per coltivare e arricchire le proprie relazioni sociali: tutte queste attività hanno effetti positivi sul benessere mentale poiché favoriscono la conservazione di funzionalità cognitive come la memoria, la capacità di ragionamento e l’attenzione che, a causa dei naturali processi di invecchiamento, possono deteriorarsi nel tempo.

La progressione dei deficit cognitivi può dare luogo a importanti patologie croniche, caratterizzate da vario grado di disabilità, tra cui la patologia di Alzheimer e altre forme di demenza (che attualmente colpiscono circa il 6% della popolazione italiana oltre i 65 anni).

Numerose evidenze scientifiche individuano alcuni fattori di rischio modificabili associati in particolare all’insorgenza della malattia di Alzheimer, quali: diabete, ipertensione, obesità, fumo, depressione e inattività fisica. Inoltre uno stile di vita caratterizzato dal coinvolgimento in attività ricreative di natura intellettuale e sociale è associato a un rallentamento del declino cognitivo nelle persone anziane, prevenendo gli effetti di un “disuso” del potenziale della mente.

Alcune attività hanno dimostrato una particolare efficacia nel contrastare il decadimento cognitivo:

  • gruppi di socializzazione o supporto possono produrre dei benefici psicologici sia in persone sane sia nelle persone già affette da demenza, riducendo la depressione e migliorando la qualità della vita e l’autostima
  • l’allenamento cognitivo può essere efficace nel miglioramento delle funzioni cerebrali e dello stato funzionale degli anziani con e senza disabilità cognitiva
  • Attività basate sull’arte hanno mostrato effetti positivi sui processi cognitivi degli anziani, in particolare sull’attenzione, la stimolazione della memoria, e il miglioramento della comunicazione
  • Pratiche meditative hanno fornito alcuni riscontri relativi al mantenimento delle capacità cognitive e della memoria, oltre alla gestione dei sintomi depressivi e dello stress. Inoltre alcune arti marziali, quali il Tai Chi, si sono mostrate promettenti nel mantenimento delle funzioni cognitive negli anziani senza disabilità

Dalla teoria alla pratica: cosa puoi fare tu…

  • essere curioso e partecipe nelle attività quotidiane
  • leggere libri, ma anche quotidiani o riviste, risolvere parole crociate o comporre puzzles, scrivere, disegnare o colorare
  • trovare un hobby piacevole (carte, scacchi, giardinaggio, ballo)
  • frequentare un corso per apprendere qualcosa di nuovo (imparare una lingua straniera, suonare uno strumento musicale, utilizzare il computer)
  • partecipare a eventi (conferenze, mostre, cerimonie)
  • organizzare gite o viaggi

…e cosa possiamo fare noi:

Progetto Dedalo Vercelli propone ogni settimana un programma di attività ricco e vario per stimolare corpo e mente ed è un punto di riferimento per chiunque desideri vivere attivamente e in salute… volando sugli anni!

Elenco lavori scientifici di riferimento

  • Fratiglioni L, Paillard-Borg S, Winblad B. An active and socially integrated lifestyle in late life might protect against dementia. Lancet Neurol. 2004;3(6):343-353. doi:10.1016/S1474-4422(04)00767-7.
  • Bruti G, Cavallucci E, Mancini M, Bitossi A, Baldereschi M, Sorbi S. A systematic review of the quality of studies on dementia prevalence in Italy. BMC Health Serv Res. 2016;16(1):1-11. doi:10.1186/s12913-016-1741-7.
  • Norton S, Matthews FE, Barnes DE, Yaffe K, Brayne C. Potential for primary prevention of Alzheimer’s disease: An analysis of population-based data. Lancet Neurol. 2014;13(8):788-794. doi:10.1016/S1474-4422(14)70136-X.
  • Cheng ST. Cognitive Reserve and the Prevention of Dementia: the Role of Physical and Cognitive Activities. Curr Psychiatry Rep. 2016;18(9). doi:10.1007/s11920-016-0721-2.
  • Leung P, Orrell M, Orgeta V. Social support group interventions in people with dementia and mild cognitive impairment: a systematic review of the literature. Int J Geriatr Psychiatry. 2015;30(1):1-9. doi:10.1002/gps.4166.
  • Law LLF, Barnett F, Yau MK, Gray MA. Effects of combined cognitive and exercise interventions on cognition in older adults with and without cognitive impairment: A systematic review. Ageing Res Rev. 2014;15(1):61-75. doi:10.1016/j.arr.2014.02.008.
  • Young R, Camic PM, Tischler V. The impact of community-based arts and health interventions on cognition in people with dementia: a systematic literature review. Aging Ment Health. 2016;20(4):337-351. doi:10.1080/13607863.2015.1011080.
  • Newberg AB, Serruya M, Wintering N, Moss AS, Reibel D, Monti DA. Meditation and neurodegenerative diseases. Ann N Y Acad Sci. 2014;1307(1):112-123. doi:10.1111/nyas.12187.
  • Larouche E, Hudon C, Goulet S. Potential benefits of mindfulness-based interventions in mild cognitive impairment and Alzheimer’s disease: An interdisciplinary perspective. Behav Brain Res. 2015;276:199-212. doi:10.1016/j.bbr.2014.05.058.
  • Wayne PM, Walsh JN, Taylor-Piliae RE, et al. Effect of tai chi on cognitive performance in older adults: Systematic review and meta-analysis. J Am Geriatr Soc. 2014;62(1):25-39. doi:10.1111/jgs.12611.
  • Kelly ME, Duff H, Kelly S, et al. The impact of social activities, social networks, social support and social relationships on the cognitive functioning of healthy older adults: a systematic review. Syst Rev. 2017;6(1):259. doi:10.1186/s13643-017-0632-2.
  • Różyk-Myrta A. Guidelines for Prevention and Treatment of Cognitive Impairment in the Elderly. Med Sci Monit. 2015;21:585-597. doi:10.12659/MSM.892542.